sabato 11 gennaio 2014

Il ritratto come autoscopia


Alcune tele dove ho sviluppato il tema del ritratto come autoscopia e visione del sé come indagine psicologica. Qui i soggetti sono ombre umane di cui hanno perso la nemesi fisica. Essi stessi uno squarcio nel tessuto spazio temporale. Nella loro assenza non fisicità, assumono lo stato mistico del non manifestato. Sono anime riassorbite nella sorgente originale da cui sono state emanate. La croce segna un punto, l'origine, il principio del cosmo che corrisponde alla fine. L'eterno ciclo di inizio e fine, atemporale. La figura ritratta è in uno stato di rivelazione, il passaggio dalle tenebre alla luce. Ciò che potrà diventare in seguito, per come è stato creato un principio. L'iniziazione come passaggio alla potenza dell'atto grazie alla comunicazione dell'influenza spirituale di cui la luce emanata dalla croce è l'appoggio rituale.

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